CANNABIDIOLO AD USO ORALE: NUOVO DECRETO

di Martina Moggio

 

Il cannabidiolo, comunemente noto come CBD, è uno dei principali cannabinoidi presenti nella pianta di Cannabis Sativa. A differenza del tetraidrocannabinolo (THC), il CBD non ha effetti psicoattivi e questa caratteristica ha contribuito al crescente interesse per il CBD per le sue possibili applicazioni terapeutiche.

Ultimi aggiornamenti normativi

Recentemente, il Ministero della Salute ha emanato un nuovo Decreto riguardante il cannabidiolo. Tale provvedimento, pubblicato il 6 Luglio 2024 sulla Gazzetta Ufficiale n.157, inserisce le composizioni per somministrazione orale di CBD ottenuto da estratti di Cannabis nella tabella dei medicinali, sezione B. Quest’ultima include medicinali a base di sostanze stupefacenti e psicotrope, tra cui si annoverano quelli di origine vegetale a base di Cannabis, che richiedono una prescrizione medica. Tale decisione, è supportata dal parere favorevole dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del Consiglio Superiore di Sanità (CSS).

Le tabelle sono aggiornate con Decreto Ministeriale ogniqualvolta se ne presenti la necessità, ovvero quando:

  1. vengono modificate le liste delle sostanze classificate a livello internazionale come stupefacenti o psicotrope;
  2. una sostanza diventa oggetto di abuso;
  3. viene registrato un nuovo medicinale ad azione stupefacente o psicotropa.

Tuttavia, la decisione di includere il CBD nella tabella dei medicinali implica diverse restrizioni:

  • dall’entrata in vigore del Decreto Ministeriale (a 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) i prodotti contenenti CBD per uso orale potranno essere acquistati solo in farmacia;
  • sarà completamente vietata la loro pubblicità al pubblico, come accade per altri prodotti considerati stupefacenti derivati da vegetali;
  • la fabbricazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tali prodotti saranno soggetti a rigide autorizzazioni.

È importante però sottolineare che il CBD di origine sintetica continuerà a non rientrare nelle nuove disposizioni normative.

Questo nuovo quadro normativo segue una serie di Decreti precedenti che hanno visto dapprima la classificazione del CBD tra le sostanze stupefacenti e successivamente la sua sospensione. Il Decreto del 1 Ottobre 2020 aveva, difatti,  classificato il CBD come stupefacente, ma tale decisione era stata sospesa in attesa di ulteriori approfondimenti. Con l’ulteriore Decreto del 7 Agosto 2023, la sospensione era stata revocata, ribadendo la classificazione del CBD come sostanza stupefacente, e successivamente confermata dall’attuale Decreto del 2024.

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Quando entrerà in vigore il nuovo Decreto?

Il nuovo Decreto entrerà in vigore il trentesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. A partire da tale data, si avrà l’obbligo di registrare il CBD di origine estrattiva nel Registro entrata-uscita delle Sostanze Stupefacenti e Psicotrope. Inoltre, nelle note del registro si dovrà specificare il riferimento al nuovo Decreto Ministeriale.

 

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