di Rosa Manca
Secondo le attuali ricerche di mercato, negli ultimi anni le vendite degli integratori alimentari in Italia sono aumentate del 25% nel 2023 rispetto al 2019 (+5.5% rispetto al 2022).
Ormai i consumatori possono facilmente trovare questi prodotti in farmacia ma anche negli scaffali dei supermercati, discount e soprattutto on-line. Tuttavia il canale preferenziale per l’acquisto di tali prodotti resta la farmacia, il cui trend è incrementato del 4.6%. Tuttavia, un importante incremento (+21.6%) è stato osservato nel canale dell’e-commerce, che risulta essere più conveniente: infatti il prezzo medio nel canale online è mediamente più basso del 31% rispetto al canale farmacia. Inoltre, le vendite online nel 2021 hanno segnato un +14% rispetto al 2020 e un +90% rispetto al 2019.
Tra le tipologie di integratori più richieste, al primo posto ci sono i probiotici (incremento del 10.9% rispetto allo scorso anno) che si riconfermano come la tipologia più venduta, con un incremento pari al 40% rispetto al 2013. Tuttavia sono gli antiacidi registrano la crescita più alta (+24%).
Una grossa spinta al mercato degli integratori, ma ovviamente, a tutto il business legato ai big pharma, è stata l’emergenza coronavirus: il trend di crescita delle vendite online è passato da 383,1 milioni di euro nel 2020 a 437,3 milioni nel 2021. Inoltre a fronte dell’iniziale mancanza di terapie contro il COVID-19, ci sono state numerosissime proposte di integratori alimentari.
La pandemia ha però portato con sé altre conseguenze quali alto stress, ansia, e insonnia. Questi scompensi nell’equilibrio psico-fisico porteranno, entro il 2025, ad un aumento del consumo di erbe e integratori. Infatti il contributo dei nuovi lanci è stato fondamentale per la crescita del mercato, mostrando circa 3 mila nuovi prodotti nel 2023.
L’emergente domanda di integratori di qualità
Una ricerca di mercato condotta da Ipsos nel 2022, ha indicato che i consumatori leggono abitualmente le etichette, verificano gli ingredienti presenti, la dose e la frequenza d’uso raccomandate. Una maggiore responsabilità verso il consumo di tali prodotti ha fatto luce sul bisogno di proporre sul mercato prodotti di qualità, stimolando le aziende in tal senso, e sviluppando ad esempio prodotti ad alta concentrazione della sostanza attiva e assorbimento massimizzato da parte dell’organismo. Infatti, le principali aree di innovazioni nell’ambito del consumer health sono quelle legate all’attenzione al benessere e alla prevenzione, alla nutraceutica e alla naturalità degli ingredienti, all’eco-sostenibilità (relativa al prodotto ed al packaging dello stesso).
Prospettive future per gli integratori alimentari
Nel 2024 ci si aspetta un ulteriore incremento del mercato degli integratori: si prevede infatti una crescita del 5.4% in farmacia e del 9.8% sul canale e-commerce. Il ruolo degli integratori sarà sempre più rilevante nella prevenzione. Gli integratori sono già oggi un prezioso strumento per la sostenibilità dei sistemi sanitari e un utilizzo corretto di integratori come strumenti di prevenzione primaria potrebbe certamente generare risparmi rilevanti per il sistema sanitario nazionale
Attualmente normativa UE di riferimento nel settore degli integratori alimentari è la direttiva 2002/46/CE, che stabilisce elenchi armonizzati delle vitamine e sostanze minerali utilizzate nella fabbricazione degli integratori alimentari e i requisiti di etichettatura per tali prodotti. Tuttavia, si prospetta e si auspica un aggiornamento della normativa vigente al fine di migliorare la regolamentazione di tali prodotti: ormai la domanda è talmente elevata che i consumatori spesso rischiano di cadere nella trappola della del marketing e di clamorosi di spot ingannevoli, acquistando prodotti di bassa qualità o non adatti alle loro esigenze.
A chi rivolgersi per avere un supporto regolatorio per gli integratori alimentari?
Biochem Consulting dispone di un’apposita unità regolatoria per il settore degli Integratori Alimentari e prodotti correlati (Foods for Specific Groups, Novel Food, Alimenti addizionati, ecc.), al fine di garantire la conformità dei prodotti mediante:
-verifica dei contenuti da riportare in etichetta;
-identificazione dei componenti e supporto nello svolgimento di test per verificare la presenza di sostanze vietate tra gli ingredienti del tuo prodotto;
-controllo dei limiti massimi ammissibili previsti dai requisiti di legge;
-foodvigilanza e fitosorveglianza.
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